Inspiration

beato angelico

Da “Dialoghi con l’Angelo, trascritti da Gitta Mallasz

L’oro é il metallo più inutile. Il suo valore é la fede che gli uomini in esso ripongono. L’uomo ripone la sua fede in ciò che é nato dalla terra. Per questo la maledizione vi sta unita. La maledizione é interdizione. Lascia cadere l’oro, ti appesantisce, nel Nuovo Paese non ci sarà oro ma Luce. Non potrai ricevere la nuova sfera se ti aggrappi all’antica. Se sentite il peso dell’oro siete sulla buona via perché chi porta l’oro non ne sente il peso finché ci crede.

L’uomo non é la corona della creazione perché ogni corona é d’oro. L’Uomo é l’Anima della creazione.

Trasformazione, combustione. Solo l’uomo può accendere il fuoco. Appicca il fuoco al superfluo.

Come riconoscere il “più del necessario” che appesantisce ?

Il bagaglio che ti appesantisce é l’attaccamento. Non vi legate a niente. L’attaccamento lega il vecchio ma voi non ne avete bisogno. Siete stati inviati per colmare la carenza. Vi trovate di fronte ad un essere umano, sentite ciò che gli manca e ne soffrite. Perché ogni carenza é male.

Ogni organo del tuo corpo é l’immagine di una forza dell’universo e da essa riceve la sua forza. Il battito del cuore dell’universo é tutt’uno con il battito del tuo cuore. Ma se le forze non hanno un compito tutto é vano. Esistenza senza scopo é il caos. Malattia caos anch’essa.

Il corpo é in piccolo l’immagine dell’universo. Riconoscere il compito é creazione, canale.

Se hai dieci chicchi di grano non puoi darli a venti persone, il chicco non germina se lo tagli. (Bisogna essere capaci anche di dire no, non si può aiutare tutti!) Se li semini saranno presto cento.

La mente non può elevarsi fino al cielo perché é di questo mondo. La mente si ferma là dove comincia la fede. Che il miracolo non sia in te ma attraverso di te perché tu non sei fiore ma Primavera.

Il desiderio non é solo sentimento, é segno della distanza. Vi é una distanza fra te e te.

Cos’é la salute ? Equilibrio. Se si spezza, vi é lacuna.

Non viene mai dal corpo; solo nell’animale ma non più nell’uomo.

Quali sono i 7 centri dell’uomo ? Quali funzioni hanno ?

3 sono il mondo creato, 3 il mondo creatore. Nel mezzo il ponte ma non é il sapere. L’uomo é i 7 insieme.

Cos’é il “di più” nella funzione degli organi ? Il bimbo nato dal corpo é quel “di più”. Solo é “di più” ciò che diviene indipendente. Tutto il resto é sperpero, tutto il resto é maledetto. La ragazza dà corpo alla propria bellezza nel suo bimbo e non quando si trucca e non ha figli.

Che cosa é la follia ? La forza sacra che langue in prigione.

Che cos’é il nervosismo ? Un esercito senza capo. Tutto é confuso, tumulto. L’esistenza senza scopo, ecco il nervosismo.

Che cos’é il riposo ? Preparazione. Quando non é preparazione é mollezza, é morte.

Cos’é il Karma ? Una frusta per fustigare sé stessi.

Cos’é la mente ? Non ciò che guida ma ciò che é guidato.

Cos’é il cuore ? Il santuario dei santuari. Il luogo dove Egli abita. Il luogo della Grazia, il Calice. cosa abita qui ? (additando la fronte? La vista futura).

Che cos’é il movimento ? ciò che esiste di più grande. L’atto liberamente accettato é movimento. La mano che aiuta, l’occhio che splende, questo é movimento. Sai tu cosa é che mette in movimento ? Pronuncia questa parola : “ACCETTO”. La vera parola sale fino al Suo Volto e ridiscende su di te con forza.

Cos’é il ritmo ? Prima fu il ritmo poi il canto. Vi é ritmo senza canto ma non canto senza ritmo. Ritmo : corpo. Melodia : anima. Con il ritmo crei, con il ritmo distruggi. Il nuovo orecchio lo ode.

Che cos’é la resistenza ? Nel mondo creato é lo stimolante per il “di più”. Dio non vi resiste siete voi che Gli resistete.

Che cos’é l’elasticità ? La condizione della vita, la resistenza giusta. Il rigido non può resistere. Quello che per te é elasticità, nel Nuovo Mondo é forza, vibrazione. Lo statico, il rigido, non sono mai forza. Solo il movimento é forza.

Qual’é il vero dono di sé ? E’ meraviglia ! La melodia più bella. Il migliore dei profumi, la più chiara luce, tutto sale fino alla Sua Soglia.

Sapete cos’é il bello ? L’atto del buon servitore, ciò che é più del necessario. Il corpo si muove – é necessario. La danza é il di più, e se davvero é danza – é il bello. Il nuovo mondo non può essere costituito che di bellezza.

Se Lui é grande in te ogni compito é piccolo, minimo, facile.

Trattenere la forza ecco la causa di tutte le malattie. Anche il peccato é malattia.

La parola é sacramento, la quarta manifestazione.  Il ponte fra la materia e lo spirito é LA PAROLA. Le parole false, malvagie corrompono i 3 piani inferiori, é la malattia. Ma la parola può elevare, può liberare. La parte istintiva dell’uomo può unirsi all’angelo a  patto che l’uomo sia il ponte sopra l’abisso che li separa. Se siete uniti é in piccolo la forza creativa, l’armonia, il terreno di tutti i miracoli. Se la tua voce risuona pura, senza menzogna, senza deformazione, senza intenzione, se non la falserai, così soltanto servirai l’armonia.

Colui che aiuta é il ponte fra colui che é aiutato e l’Aiuto Eterno, ma solo per il tempo necessario.

Importante é la GIOIA. Un solo luogo dove trovate la gioia : al di là della persona. All’interno di essa non vi é GIOIA.

Colui che ha Fede ha il suo maestro. E la fede é la Sua Forza.

Se credi che io abbia una voce, riesco a parlare. Se non lo credi, sono muto. Se credi che io sia te, lo sarò. Questa é Fede riposta in Alto. Puoi riporre la tua fede anche in basso, dipende da te.

Ma noi scendiamo attraverso la vostra fede perché la fede é il ponte.Voi siete templi. Voi  Lo accogliete, ma invano se non accogliete i non liberati. Così come accogliete, così sarete accolti dal Padre. Il tempio non sceglie, il tempio accoglie. Non aver paura di aprire le porte del tempio. Il tempio é già puro.

coroncina

“Nous avons besoin, assurément, un besoin physique, biologique, de présence humaine, mais il est très rare que ce besoin de présence aille jusqu’à l’intimité, jusqu’au mystère de la personne, jusqu’à son secret éternel qui ne peut se faire jour que dans des conditions privilégiées. Et toutes les relations humaines, la plupart du temps, sont tissées de banalités et s’accomplissent dans le conventionnel. Chacun, gardant son quant-à-soi, cache la privauté de son âme, avoue à peine ses convictions véritables, en sorte qu’on a affaire, finalement, à une humanité passe-partout qui n’a d’autre enracinement dans l’univers que ses besoins physiques. Il y a des moments privilégiés où, tout de même, la rencontre humaine se fait, où le visage de l’autre apparaît sans masque, dans son authenticité, ce qui est très rare, parce que, justement, pour qu’un homme puisse révéler son vrai visage, il faut qu’il atteigne au niveau de l’existence le plus profond, là où sa vie s’enracine dans l’éternel. Et quand sommes-nous à ce niveau le plus profond où notre vie s’enracine dans l’éternel et où nous sommes sûrs d’atteindre à la réalité de l’être humain ? Eh bien, c’est quand nous sommes complètement libres de nous-mêmes. Nous devenons une présence quand tout est situé à l’intérieur de notre pensée et de notre amour comme en sa source, c’est-à-dire quand nous sommes devenus nous-mêmes une offrande, un don, un présent.”

Maurice Zundel

Swami Lakshman Joo

Lakshmanjoo
Swami Lakshman Joo

“The fear of Birth and Death vanishes by the desire to perceive Your nature.”

a venezia

PORTARSI DIETRO IL PASSATO (ECKHART TOLLE)

L’incapacita’, o meglio la non volonta’ della mente umana di lasciar andare il passato, e’ illustrata magnificamente nella storia dei due monaci zen, Tanzan ed Ekido, che stavano camminando lungo una strada molto fangosa dopo una forte pioggia. Vicino a un villaggio, incontrarono una giovane donna che cercava di attraversare la strada, ma c’era cosi’ tanto fango che avrebbe rovinato il kimono di seta che indossava. Tanzan senza esitazione la prese in braccio e la porto’ dall’altra parte.
I monaci proseguirono in silenzio. Cinque ore dopo, nelle vicinanze del tempio che li avrebbe ospitati, Ekido non fu piu’ capace di trattenersi. “Perche’ hai portato quella ragazza al di la’ della strada? chiese. “Si suppone che noi monaci non facciamo cose simili.”
“Ho deposto la ragazza a terra ore fa” disse Tanzan. “Tu la stai ancora portando?”
Immaginate ora che vita farebbe qualcuno che vivesse come Ekido tutto il tempo, non essendo in grado o non volendo lasciar andare internamente le situazioni, accumulando sempre piu’ cose dentro e avrete un’idea di come e’ la vita per la maggioranza delle persone sul nostro pianeta. Che pesante fardello di passato si portano in giro nella mente!.
Il passato vive in voi come memoria, ma la memoria in se stessa non e’ un problema. Infatti e’ grazie alla memoria che impariamo dal passato e dagli errori passati. E’ solo quando le memorie, che e’ come dire i pensieri sul passato, prendono completamente il sopravvento su di voi che si trasformano in un peso, in un problema e diventano parte del vostro senso del se’. La vostra personalità, che e’ condizionata dal passato, diventa la vostra prigione. Le vostre memorie sono investite da un senso del se” e la vostra storia diventa chi percepite di essere. Questo “piccolo me” e’ un’illusione che oscura la vostra vera identità’ come Presenza senza forma e senza tempo.
Comunque la vostra storia consiste non solo in memorie mentali ma anche in memorie emozionali, vecchie emozioni che sono rivissute continuamente. Come nel caso del monaco che aveva portato il peso del suo risentimento per cinque ore, nutrendolo con i suoi pensieri, la maggior parte delle persone portano una grande quantitaà di bagaglio non necessario, sia mentale sia emozionale per tutta la vita. Limitano loro stessi attraverso lamentele, rimpianti, ostilitaà, colpe. Il loro pensiero emozionale e’ diventato il loro se’ e cosi’ si tengono attaccati alle vecchie emozioni perche’ questo rafforza la loro identità’.
A causa della tendenza umana a perpetuare le vecchie emozioni, quasi tutti portano nel loro campo energetico un accumulo di vecchio dolore emozionale, che io chiamo “il corpo di dolore”.
Possiamo comunque smettere di aggiungere nuovo dolore al corpo di dolore che gia’ abbiamo. Possiamo imparare a spezzare l’abitudine di accumulare e di perpetuare vecchie emozioni “sbattendo le ali” (parlando metaforicamente) e a trattenerci dall’abitare mentalmente nel passato, non importa se sia qualcosa accaduto ieri o trent’anni fa; possiamo imparare a non mantenere vivi situazioni o eventi nella nostra mente, ma a riportare di continuo l’attenzione all’originario momento presente senza tempo, invece di essere imprigionati nel rivedere vecchi film mentali. Allora la nostra vera Presenza diviene la nostra identità’, sostituendo pensieri ed emozioni.
Nulla e’ mai avvenuto nel passato che può impedirvi di essere presenti adesso; e se il passato non vi può impedire di essere presenti adesso, che potere ha?

(Tratto da “Un Nuovo Mondo”, E. Tolle)

If in your heart you make
a manger for Love’s birth,
Then God will once again
become a child on earth.

Angelus Silesius

albero rosa

“L’albero cresce in silenzio da un piccolo seme.

I suoi rami seguono la luce del Cielo

e le sue radici si immergono nella terra con fiducia.

Si erge fiero senza arroganza né rimpianto.

Esso é”.  Lao Tseu

indiana

“Dal momento in cui ci si impegna totalmente, la Provvidenza illumina il nostro cammino. Una quantità di elementi sui quali non avremmo mai potuto contare contribuisce ad aiutare l’individuo. La decisione genera un torrente di avvenimenti e l’individuo può allora beneficiare di numerosi fatti prevedibili, di incontri e di sostegno materiale, che nessuno avrebbe mai potuto sperare”. Goethe

kuan Yinn

Guan Yin diceva :

«Non legatevi al vostro io, e le cose appariranno quali esse sono.
Il vostro movimento sia simile a quello dell’acqua, la vostra immobilità simile a quella dello specchio, la vostra risposta simile all’eco;
siate fuggitivi come il nulla che non c’è,
sereni come l’acqua pura.
Chi rende se stesso simile agli altri vi si adatterà.
Chi si impone verrà sconfitto. Non superate mai gli altri, tenetevi sempre indietro».

ballo sufi

Quand je vois ton visage
les pierres tournent et volent
tu m’apparais et la pensée cessant
je perds ma place.
L’eau coule en perles
le feu crépite sans nuire.
En ta présence s’en va l’envie
de ce que je pense désirer,
viens à la prairie au printemps,
on y trouve paix et vin
nymphes cachées dans les orchidées.
Si tu ne viens pas,
rien de tout ça
n’a d’importance.
Si tu ne viens pas
rien de tout ça n’importe.
Jalal ud din Rumi – Poète persan

strano bosco

I don’t believe in an outside agent that creates the world, then walks away. But I feel very strongly there is an intelligence at work in every flower, in every blade of grass, in every cell of my body. And it is that intelligence that, I wouldn’t say created the universe. It is creating the universe. It’s an ongoing process.” Eckart Tolle

bimba fiori di pesco

Aussi longtemps que durera le réflexe de vous prendre pour quelqu’un, vous ne verrez que des fragments, et le regard que vous porterez sur votre environnement ne pourra être que fragmentaire. C’est la vision fragmentaire qui crée un problème; sinon il n’y a pas de problème. C’est vous seul qui créez le problème.

Jean Klein

scala bioanca

What does pre-eternity mean to you? What is your
origin?
The source? What is spirit?

Spend your life finding out your own state.
Those other mysteries will come clear.

God is depth. And you, you fool, you are also deep.
The same depth is in you.

Don’t worry about terminology, pre-existence,
the original face, spirit, soul.
Search within yourself. The great mystery is there.
Everyone talks about gnosticism and dervishes.
Those are just words.

I want someone with a pulse, a living friend,
who says directly to me, You are a part. I am the whole.
Come into this awareness. Get to know me.

Excerpts from the Sayings of Shams Tabriz
Soul Fury
Rumi and Shams Tabriz on Friendship

ernst haas

“L’età dell’anima é diversa da quella registrata all’anagrafe,credo che l’anima abbia una determinata età fin dalla nascita”. Etty Hillesum

fiori rossi

L’ infelicità è una malattia mentale ed emozionale creata dall’ego che ha raggiunto proporzioni epidemiche. È l’equivalente interiore dell’inquinamento ambientale del nostro pianeta. Stati negativi come la rabbia, l’ansia, l’odio, il risentimento, la scontentezza, l’invidia, la gelosia e così via, non sono riconosciuti come negativi ma totalmente giustificati e ulteriormente fraintesi come fossero causati da qualcuno o da qualche fattore esterno invece che creati da voi stessi. “Ti ritengo responsabile del mio dolore”. Questo è quello che implicitamente l’Ego afferma.
Eckhart Tolle “Un nuovo mondo”.

danzando sul mar

Jean Klein

1. Io non sono ciò che questo mondo nomina, me, io, il mio corpo, le mie emozioni e i miei pensieri, io sono il loro testimone. tutto questo scomparirà, cesserà di esistere in un tempo relativamente breve.

2. Eppure, in quanto conoscitore, io sono l’eterno testimone.

3. Io sono colui che trascende tutti questi involucri, io sono al di fuori, distinto da essi.

4. Il mio vero “Io sono” si trova là dove tutte le attività mentali si arrestano.

5. Chi sono io ?

6. Ora mi risveglio nel silenzio, non desidero più pensare.

7. Ora il cielo della mia coscienza è limpido. Non vi sono più nubi pensiero in questo cielo.

8. Ora sono libero. Sono lontano da tutto.

9. Sono completamente fuori dal mio corpo e dai pianeti.

10. Essi non esisteranno più per me, perché erano un sogno della mia mente.

11. Ora sono desto da questo sogno.

12. Non vi é nulla intorno a me, solo lo spazio infinito.

13. Io sono come questo spazio senza frontiere.

14. Ora non vi é più nulla che possa toccarmi.

15. Io sono libero da ogni nome e da ogni forma.

16. Ho dimenticato il sogno della terra.

17. Io sono la vita, onnipenetrante, senza fine. Io sono il Tutto.

gao xingjian
Gao Xingjian

“Love is the perfection of consciousness. We do not love because we do not comprehend, or rather.. we do not comprehend because we do not love.

For love is the ultimate meaning of everything around us. It is not a mere sentiment; it is truth; it is the joy that is at the root of all creation..

The human soul is on its journey from the law to love, from discipline to liberation, from the moralplane to the spiritual…

In love all the contradictions of existence merge themselves and are lost. Only in love are unity and duality not at variance. Love must be one and two at the same time.

Only love is motion and rest in one. Our heart ever changes its place till it finds love, and then it has its rest.”

~Rabindranath Tagore

fiore èpesc

“Tra un fiore colto e l’altro donato
l’inesprimibile nulla”.. Giuseppe Ungaretti

Paul Brunton

Entretien avec Ramana Maharshi

BHIKSHU : Nous avons voyagé fort loin ici et là à la recherche de l’illumination. Comment l’obtenir?

MAHARSHI : Par une profonde introspection et une méditation constante.

P.BRUNTON (Hurst) : De nombreux occidents méditent, mais ils disent ne faire aucun progrès.

M : Comment savez-vous qu’ils ne font pas de progrès ? Le progrès spirituel n’est pas facilement discernable.

P.B : Quelques années auparavant, j’ai eu de brefs aperçus de la félicité, mais dans les années qui ont suivi, je les ai perdus de nouveau. Puis l’année dernière, j’en ai eu de nouveau. Pourquoi en est-il ainsi?

M : . Vous perdez la félicité car votre méditation n’est pas devenue naturelle. Quand vous restez naturellement tourné vers l’intérieur, la jouissance de la félicité devient une expérience naturelle.

P.B : (la non-félicité) est-elle due à l’absence d’un gourou ?

M : Oui, mais le Guru est à l’intérieur (sadguru). Ce guru qui est en vous est identique à votre Soi.

P.B : Quelle est la voie de la réalisation du Soi ?

M : Vichâra, « Qui suis-je ? » – l’introspection sur la nature du Soi.

Bhikshu : Le monde est dans un état de dégénérescence. Il va de pire en pire, spirituellement, moralement, intellectuellement et dans tous les domaines. Un maître spirituel ne viendra-t-il pas le sauver du chaos ?

M : Inévitablement. Quand le bien décline et que le mal prévaut, il vient pour rétablir le bien. Le monde n’est ni trop bon ni trop mauvais ; c’est un mélange des deux. Un bonheur comme un malheur mélangés ne sont pas de ce monde.

Bhikshu : Le maître spirituel naîtra-t-il en Occident ou en Orient ?

Le Mahashi rit à la question mais ne répond pas.

P.B : Le Maharshi sait-il si un avatâra existe déjà dans un corps humain ?

M : C’est possible.

P.B : Quelle est la meilleure voie pour réaliser l’état divin ?

M : l’introspection du Soi conduit à sa réalisaton.

P.B : Un guru est-il nécessaire pour l’avancement spirituel ?

M. : Oui

P.B : Est-il possible pour le guru d’aider le disciple à progresser sur la voie ?

M : Oui

P.B : Pour le disciple, quelles sont les conditions requises ?

M : Un intense désir pour la réalisation du Soi, sincérité et pureté de l’esprit.

P.B : Est-il nécessaire d’abandonner sa propre voie ou son guru ?

M : Oui l’on devrait tout abandonner à celui qui dissipe les ténèbres. L’on devrait abandonner l’ego qui asservit le monde. Se détacher du corps est le véritable abandon.

P.B : Le guru peut-il donner au disciple l’étincelle spirituelle dont il a besoin ?

M : Il peut tout lui donner. C’est vérifiable en en ayant l’expérience.

P.B : Est-il nécessaire d’être en contact physique avec le guru, et durant combien de temps ?

M : Cela dépend de la maturité du disciple. L’amadou prend feu en un instant, alors que le charbon prend plus de temps pour s’enflammer.

P.B : Est-il possible d’avancer spirituellement tout en menant une vie dans le monde?

M : Il n’y a aucune contradiction entre le travail et la sagesse. Au contraire, l’action désintéressé prépare le chemin qui mène à la connaissance du Soi.

P.B : Mais pour celui qui est engagé dans l’action, il reste peu de temps pour la méditation.

M : Seuls les novices spirituels ont besoins d’instants précieux voués à la méditation. Celui qui est plus avancé goûte toujours la félicité – qu’il soit engagé ou non dans l’action. Quand ses bras oeuvrent pour la société, son esprit demeure en solitude.

Bhikshu : Avez-vous entendu parler de Meher Bâbâ ?

M : Oui

B : Il dit qu’il deviendra un avatâra dans peu d’années.

M : Chacun est un avatâra du Divin. « Le royaume des Cieux est en vous ». Jésus, Mahomet, Bouddha, Krishna, tous sont en vous. Celui qui connaît la vérité voit tous les êtres comme des manifestations divines.

B : Le Maharshi dira-t-il quelque chose sur Meher Bâbâ ?

M : Que dire ? Cela (l’incarnation d’un avatâra) est une question ques les chercheurs de Vérité n’ont pas besoin de prendre en considération.

B : Le monde sera-t-il sauvé ?

M : Il y a quelque un qui gouverne le monde, et c’est Son affaire de prendre soin de lui. Lui qui a crée le monde sait aussi comment le guider.

B : Maintenant le monde progresse t-il ?

M : Si nous progressons, le monde progressera aussi. Ce que vous êtes, le monde l’est aussi. Sans connaître le Soi, quelle est l’utilité de connaître le monde ? Sans connaissance du Soi, la connaissance du monde est inutile. Plongez profond et trouvez le trésor qui est caché. Ecartez les voiles et voyez la divine splendeur de votre propre Soi.

rosa fucsia

Il faut qu’un homme devienne véritablement pauvre et aussi libre à l’égard de sa propre volonté de créature qu’il l’était lors de la naissance. Et je vous le dis, par la vérité éternelle, aussi longtemps que vous désirerez accomplir la volonté de Dieu, et que vous soupirerez après l’éternité et après Dieu, -tant qu’il en sera ainsi, vous ne serez pas véritablement pauvres.
Celui-là seul a la véritable pauvreté spirituelle, qui ne veut rien, ne sait rien, ne désire rien.

Maître Eckhart

pariol

Qual è il più grande ostacolo?

Eckart Tolle: L’identificazione con la propria mente, che rende compulsivo il pensiero.

Non essere capaci di smettere di pensare è un’afflizione terribile, ma non ce ne rendiamo

conto perché quasi tutti, ne soffrono, per cui è considerato normale. Questo rumore

mentale incessante vi impedisce di trovare quel regno di quiete interiore che è

inseparabile dall’Essere. Crea inoltre un falso sé generato dalla mente che getta un’ombra

di paura e di sofferenza. Il filosofo Cartesio ritenne di avere scoperto la verità

fondamentale quando pronunciò la sua famosa affermazione: «Penso, dunque sono». In

realtà aveva dato espressione all’errore fondamentale: identificare il pensiero con

l’Essere e l’identità con il pensiero.

Chi è obbligato a pensare, il che significa quasi tutti, vive in uno stato di apparente

separatezza, in un mondo follemente complesso di continui problemi e conflitti, un

mondo che riflette la sempre crescente frammentazione della mente. L’illuminazione è

uno stato di totalità, di essere «in unione» e pertanto in pace. In unione con la vita nel

suo aspetto manifesto, il mondo, e con il proprio sé più profondo e la vita non manifesta:

in unione con l’Essere. L’illuminazione è non soltanto la fine della sofferenza e del

continuo conflitto interiore ed esteriore, ma anche la fine della terribile schiavitù del

pensiero incessante. Quale incredibile liberazione! L’identificazione con la vostra mente

crea uno schermo opaco di concetti, etichette, immagini, parole, giudizi e definizioni che

blocca ogni vero rapporto personale. Si intromette fra voi e il vostro essere, fra voi e il

prossimo, fra voi e la natura, fra voi e Dio. È questo schermo di pensiero a creare

l’illusione di separatezza, l’illusione che vi siano un tu e un «altro» totalmente separato.

Allora dimenticate il fatto essenziale che, sotto il livello delle apparenze fisiche e delle

forme separate, voi siete in unione con tutto ciò che esiste. Per «dimenticare» intendo

che non percepite più questa unità come realtà evidente di per sé. Potete credere che sia

vera, ma non sapete più che è vera. Credere può darvi conforto, ma soltanto attraverso la

vostra esperienza diventa liberatorio. Pensare è diventato una malattia.

etty
Etty Hillesum

“Il arrive parfois que, soudain, le sens de toutes choses m’échappe. C’est probablement un manque de confiance en soi, une absence de foi en soi-même. Le manque de conviction que ce que l’on fait est bon et a un sens. Et quand on ne voit plus le sens de sa propre vie, c’est du même coup la vie en général qui perd son sens. Oui, Etty, tu es vraiment un cas. Je ne deviendrai probablement pas folle, je ne le crois plus, mais je comprends très bien qu’on puisse le devenir. Je veux toujours me fondre en toutes choses et en tout le monde. Le sentiment de vivre en harmonie avec tout ce qui existe. Je n’accepte pas encore les contradictions multiples de cette vie, je les accepte par l’esprit, mais non par le cœur de mon être. Je cherche une harmonie parfaite, l’unité et la paix. Je voudrais disparaître moi-même, me dissoudre moi-même, m’oublier et me défaire de moi-même. Non pas me fuir, mais me dissoudre naturellement et harmonieusement dans la terre et le ciel.”

Etty Hillesum

“Talvolta e all’improvviso, il senso delle cose, mi sfugge. Si tratta probabilmente di una mancanza di fiducia, di una mancanza di fede in se stessi. La mancanza di convinzione che ciò che si fa sia buono e abbia un senso. E quando non vediamo più il senso della nostra vita, la vita in generale perde il suo significato. Si, Etty, sei veramente un caso. Probabilmente io non diventerò folle, non lo credo, ma capisco molto bene che lo si possa diventare. Ho sempre voglia di fondermi in ogni cosa e in tutti, la sensazione di vivere in armonia con tutto ciò che esiste. Non accetto ancora le contraddizioni di questa vita, le accetto tramite la mente, ma non tramite il cuore del mio essere. Sto cercando una perfetta armonia, l’unità e la pace. Vorrei scomparire, dissolvermi, dimenticarmi e liberarmi di me stessa. Non per fuggire, ma per dissolvermi naturalmente e armoniosamente nella terra e nel cielo”.

Rumi

“Celui qui a placé côte-à-côte les graines de la grenade

à l’intérieur de leur écorce est capable de te placer dans le cœur de quelqu’un.

Ne t’inquiètes pas “.

Rumi

wolfgang
photo Wolfgang Tillmans

If you love love, look for yourself.

Rumi – The Book of Love

Photo: Peter Bowers

via If you love love… — being silently drawn…

nel vento

Dal punto di vista della Realtà Assoluta, non vi é trasmigrazione. In che modo allora è una sorta di impedimento per gli esseri viventi? Dal momento che l’essere libero non ha mai avuto ostacoli, intraprendere la sua liberazione è vano. C’è solo l’illusione dell’ombra immaginaria di un demone, una corda presa per un serpente che produce una confusione senza fondamento. Non lasciare nulla, non prendere nulla, ben stabilito in te stesso, così come sei, trascorri il tempo piacevolmente.

Abhinavagupta

tich nat
Thich Nhat Hanh

E’ importante saper respirare in modo da mantenere la presenza mentale,

dal momento che il respiro é uno strumento naturale ed estremamente

efficace per prevenire la dispersione.

Il respiro é il ponte che connette la vita alla coscienza, che unisce il corpo

ai pensieri.  Ogni volta che la mente si perde, il respiro é il mezzo che vi

consente di riportarla indietro.  Thich Nhat Hanh

edward burne jones
Edward Burne Jones

IN TEMPI DI OSCURITÀ, TIENI ALTA LA TUA LUCE

Quando qualcuno ti insulta, ti riduce a un oggetto,
quando ti offre un consiglio non richiesto,
quando ti incolpa per la sua sofferenza, quando non ti ascolta, e parla continuamente di sè, quando ti paragona agli altri, quando ignora, contraddice, giudica o ridicolizza i tuoi pensieri e le tue emozioni. Fermati. Respira. Sappi che si tratta del suo dolore, non del tuo. Sappi che sta facendo il solo sogno che può fare finché si sveglierà. Sappi che non ti conosce, conosce solo la sua immaginazione. Forse gli è difficile amare se stesso. Forse cerca il suo valore all’esterno. Forse è disconnesso dal respiro, dal corpo, dalla sua preziosa vitalità, dalla sua vera vocazione. Forse vive in un mondo dualistico di bene e male, giusto e sbagliato, successo e fallimento. Forse ha dimenticato la semplice gioia di essere. Forse puoi capirlo. Forse sei stato dov’è stato lui. Non cercare di cambiarlo, ora. Potrebbe non cambiare mai. Non cercare di correggerlo. Non sta chiedendo di essere corretto. Più tu forzi, più lui reagirà. Non rimanere impigliato nella sua rete di infelicità. Osserva con chiarezza, magari sii compassionevole, ma non forzare.Va bene se è sconvolto. Davvero. Dagli lo spazio di essere sconvolto. Va bene se si sente deluso da te. Dagli lo spazio di sentirsi deluso.Va bene se ti giudica. Fa’ spazio anche per i suoi giudizi. E fa’ spazio per ciò che pensi e senti tu! Permettiti di sentirti triste, arrabbiato, in colpa, in dubbio. Lasciati attraversare da tutte queste preziose energie. Non ti faranno alcun male, permettendo loro di muoversi. Sì, incontrerai molti guardiani in questo viaggio.Va’ comunque per la tua strada, e permetti agli altri di andare per la loro. Non hai bisogno di giustificare il tuo cammino, né di difenderlo. Resta accanto a te stesso in questi tempi difficili. Non lottare contro l’oscurità; non ha potere in ogni caso. Tieni semplicemente alta la tua luce.
-Jeff Foster.

Edward Burne Jones

19 th century turkish

POTREMO MAI DISSOLVERE IL CORPO DI DOLORE?

Domanda : Sento che sto diventando più consapevole; il mio corpo di dolore, a volte, diventa iperattivo e mi affligge. Mi chiedo se esiste un modo per dissolverlo completamente… potremo mai dissolverlo completamente?

Eckhart Tolle: Questa domanda mi è stata posta più volte, è una domanda importante e valida, ma, prima di rispondere, c’è un fatto importante da considerare. Il punto è : fino a che punto ti identifichi con il corpo di dolore e ti fai sopraffare da esso, poiché è questo il modo in cui il corpo di dolore si rinnova continuamente, fino a che punto il corpo di dolore contiene emozioni che, ogni tanto, si scatenano? Fino a che punto esso ti possiede e sale fino alla tua mente, fino a determinare completamente, mentre è attivo, quello che pensi, quello che fai, come reagisci alle persone ed alle situazioni… fino a che punto si impossessa di te completamente o c’è già uno spazio di consapevolezza, nel quale sai che il corpo di dolore si è attivato, ma non utilizza la tua mente, non controlla completamente quello che fai o dici… quindi, com’è nella tua vita? […]

Un metodo potente per approcciarsi al corpo di dolore e dissolverlo è accettarlo, in qualsiasi forma esso si presenti. Accettarlo così com’è in quel momento. Accettare la realtà di quel momento – in questo caso la realtà interiore; ma è applicabile anche alla realtà esteriore del momento – restare con il corpo di dolore ed essere spazio consapevole di esso.

Un modo di rappresentare questo processo è “fare un passo indietro rispetto ad esso ed entrare in te stesso”, dove si trova il sentimento. Indietreggi e vai all’interno, fai un passo indietro e diventi la consapevolezza che lo avvolge; questa consapevolezza c’è sempre, ma puoi perderne coscienza quando un avvenimento forte, interiore od esterno, si manifesta. Se è forte, può prendere tutta la tua attenzione, ma tu sii il suo spazio…  Questo è il metodo più potente per dissolvere quello che c’è, anche più forte del volersene liberare, poiché volersene liberare lo rafforza e produce una nuova serie di problemi.

mano Buddha

Extrait du livre “La Fraîcheur de l’instant” de Betty Quiron
L’observateur vigilant

Depuis quelque mois, un grand lâcher prise s’est installé en moi. Je ne résiste plus aux évènements qui surgissent dans l’instant. J’accueille la précision du moment présent, j’accueille le fait que les évènements qui se peignent devant moi sont le reflet de qui je crois être. Plus que tout au monde je veux savoir où est la vérité. Malgré le rythme effréné de mes activités quotidiennes, je suis immobile à l’intérieur et je regarde ma vie se dérouler. Une attention vigilante pour maintenir ce regard frais et vivant prend toute la place, poussée par un attrait irrésistible de la vérité. Auparavant, je détournais cet élan pour satisfaire mes désirs personnels.

Je me ramène constamment à l’instant et je me regarde de seconde en seconde. J’ai l’impression que je suis un personnage dans une bande dessinée, personnage auquel je m’identifie de moins en moins.

Je vois clairement le personnage qui agit, réfléchit, pense, pleure, rit, espère et parle dans sa tête. Il entretient une conversation avec lui-même, un monologue. Il ne parle que de lui, il ne rêve que de lui. Il s’évalue. Il rêve d’arrêter la souffrance, la sienne et celle des autres. Il rêve d’amour, de pouvoir, d’alliance. Il rêve d’éliminer la peur. Se croyant emmuré dans une prison de chair, il rêve de stabilité. Je ne fais aucun mouvement pour l’arrêter, pour le changer. Je veux juste voir comment il fonctionne.

J’écoute attentivement le monologue dans la tête de Betty : « J’ai peur d’avoir manqué le rendez-vous avec le grand amour; peur que la mort de ma mère m’ait fragilisée au point de ne plus être fonctionnelle; peur que Dieu existe et que je ne l’aie pas trouvé, moi qui l’ai renié cent fois; peur d’avoir manqué le bateau existentiel, d’être malade, déséquilibrée, seule, de mourir abandonnée. »

Ce personnage qui rêve est désormais laissé à lui-même. Il rêve librement sous le regard d’un observateur vigilant.Extrait du livre “La Fraîcheur de l’instant”
L’observateur vigilant

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Dal libro “La freschezza del momento”
L’osservatore vigile

Da alcuni mesi, si é stabilito in me un grande abbandono. Non faccio più resistenza agli avvenimenti che si presentano nel momento. Accolgo la precisione del momento presente, accolgo con favore il fatto che gli avvenimenti che si delineano di fronte a me siano il riflesso di chi credo di essere. Più di ogni altra cosa al mondo, voglio sapere dov’è la verità. Nonostante il ritmo frenetico delle mie attività quotidiane, resto immobile all’interno e guardo la mia vita svolgersi. Un’attenzione vigilante per mantenere questo sguardo fresco e vivo prende il sopravvento, spinta da un irresistibile attrazione per la verità. In precedenza, ho distolto questo slancio per soddisfare i miei desideri personali.

Ritorno costantemente al momento e guardo me stessa momento per momento. Ho l’impressione di essere il personaggio di un fumetto, personaggio a cui mi identifico sempre meno.

Vedo chiaramente il personaggio che agisce, riflette, pensa, piange, ride, spera e parla nella sua testa. Ha una conversazione con se stesso, un monologo. Parla solo di se stesso, sogna solo di se stesso. Si valuta da solo. Sogna di fermare la sofferenza, la sua e quella degli altri. Sogna l’amore, il potere, l’alleanza. Sogna di eliminare la paura. Credendo di essere immerso in una prigione di carne, sogna la stabilità. Non faccio alcun movimento per fermarlo, per cambiarlo. Voglio solo vedere come funziona.

Ascolto attentamente il soliloquio nella testa di Betty: “Temo di essermi perso l’appuntamento con il grande amore; ho paura che la morte di mia madre mi abbia indebolito fino al punto di non essere più funzionale; temo che Dio esista e che io non l’abbia trovato, io che l’ho rinnegato cento volte; paura di aver perso il treno esistenziale, di essere malato, squilibrato, solo, di morire abbandonato. ”

Questo personaggio sognante è ora lasciato a se stesso. Sogna liberamente sotto lo sguardo di un attento osservatore.

felicità

Résurrection

Le mot « résurrection » vient du mot grec anastasis qui signifie « se lever après le sommeil, se poser dans l’espace, dans la hauteur ». Ainsi, celui qui est ressuscité est celui qui est passé de l’état de conscience limitée à un état de conscience sans limite. C’est pour cette raison que dans la tradition on dira que le Christ était ressuscité avant de mourir. Et lorsque saint Jean parle de « vie éternelle » cela signifie que la vie éternelle n’est pas opposée à la mort, qu’elle est avant, pendant et après la vie ; c’est la dimension d’éternité qui est au cœur de la vie.

Et c’est à cette dimension qu’il s’agit de s’éveiller, à ce non-né, non-fait, non-créé, à cette dimension de l’incréé. C’est cela la résurrection. Aussi lorsqu’on dit que le Christ est ressuscité et que nous sommes appelés à la résurrection, cela signifie que nous ne sommes pas appelés à nous réanimer, mais à nous éveiller au cœur de notre finitude, à la dimension d’éternité, dimension que dans un autre langage on appellera l’Eveil…

…Nous avons donc la liberté de nous ouvrir ou la liberté de nous fermer ; nous avons le choix entre l’ouvert et l’enfer. En nous ouvrant au cœur même des conditions dans lesquelles nous sommes, en nous ouvrant à cet infini qui nous habite, nous entrons dans le monde de la résurrection. Dans toutes les traditions, le but n’est jamais la réincarnation mais l’Eveil, la résurrection, la délivrance du Karma.

Jean Yves Leloup in « Guérir l’esprit ».

con micino
“Le monde ne tient debout que par la conspiration de l’amour. Tout ce qui fait du bruit autour de nous dans le vrombissement des actualités, délimite l’exact périmètre de ce qui n’est pas très important. Si la terre tourne, c’est grâce à ces milliers de gestes d’amour que font des milliers d’hommes et de femmes inconnus et qui renouvellent ce matin le pacte entre la terre et le ciel – malgré tout ! Chaque matin, les hommes et les femmes qui prennent soin de la parcelle du réel qui leur est confiée – leurs enfants, leurs jardins, leurs maisons, leurs enclaves, leurs lieux de travail, « sont en train de sauver le monde sans le savoir » ! (Borges).