“Lo sguardo innocente”

Lei cosa intende quando dice che l’uomo è profondamente buono?-

– Il nome e la forma appaiono nell’essere e si riassorbono nell’essere. A livello dell’essere, della pura osservazione, non si può nemmeno parlare di bontà. Amore sarebbe il termine più appropriato a questo vissuto.La Bontà sgorga dall’Amore: prima vi é l’Amore e poi la Bontà.Non appena l’uomo si identifica con il nome, con la forma, con ciò che appare e scompare, si separa dalla sua Sorgente, dalla sua finalità, dalla sua realtà. Nascono allora, di conseguenza, l’insicurezza, la paura, i conflitti e in questo caso, effettivamente non può più essere buono. Nell’unità dell’essere non vi è più alcuna opposizione.

Jean Klein, libro in uscita questo settembre 2021*

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